Imilleocchi. Festival internazionale del cinema e delle arti - XXI edizione

XXI edizione: Ancora troppo presto, troppo tardi
Trieste 12-17 dicembre 2022
Cinema Ariston/milleocchi.com
/Fuori orario, RAI 3

Nell’anno della piena maturità, il ventunesimo appunto, il Festival internazionale del cinema e delle arti “I mille occhi” ha ritenuto di dover immettere un progetto culturale e artistico, che già aveva ottenuto molteplici attenzioni anche a livello nazionale e internazionale, in una formula nuova, maggiormente aperta a attenzioni di pubblico di diverse generazioni, con la partecipazione al progetto di alcune figure artistiche di riconosciuto rilievo ma sulle quali c’è ancora molto da scoprire. E il nostro festival, fondandosi sulla consapevolezza che troppo poco sappiamo anche delle cose che crediamo di conoscere, tratterà questi temi con un’attenzione che consideriamo contenga elementi di originalità.

In questa edizione ha parte di protagonista il grande scrittore e giornalista Dino Buzzati; nello sguardo del cinema che ha coinvolto grandi cineasti e attori come Valerio Zurlini, Jacques Perrin, Ugo Tognazzi, Ermanno Olmi, Paolo Villaggio, Mario Brenta, il fumettista Lorenzo Mattotti e altri si offriranno per la prima volta tasselli imprevisti della presenza da geniale eclettico di Buzzati.

Lo si conosceva come corrispondente di guerra per il “Corriere della sera”, ma non è stato notato che ciò ha portato alla collaborazione col grande cineasta, e capitano di Marina, Francesco De Robertis, il cui film Mizar si avvale appunto della collaborazione dello scrittore.

Si sapeva anche che Buzzati era (in un polo opposto a Tommaso Landolfi) il grande scrittore del fantastico italiano, ma non si è notato che ciò ha portato alla realizzazione di un film di genere horror, Contronatura di Antonio Margheriti.

Inoltre, pur conoscendo l’anomalo film di Olmi tratto da Buzzati, Il segreto del bosco vecchio (sul quale il festival si avvale di un’inedita testimonianza del direttore di fotografia Dante Spinotti), film che unisce anche le vicende di vita di due lombardi legati al territorio trentino-veneto, molto meno si conosce il documentario Galleria: cuore e memoria di Milano, realizzato dal regista su testo di Buzzati, che sarà visibile nello spazio televisivo di “Fuori orario”.

Dall’opera letteraria di Buzzati sono nati inoltre tanti progetti non realizzati, da quello dello stesso Buzzati a quello di Vittorio Gassman a quello del grande regista Vittorio Cottafavi, e ancora a quello di un personaggio da riscoprire di Trieste, Anna Gruber, che ideò una versione di Il deserto dei tartari da girare nelle nostre terre.

La giornata online del festival sarà pertanto dedicata al cinema “invisibile” dei progetti non realizzati. Da Buzzati, ma anche da Pasolini, perché un altro tassello del programma, quello sul regista americano Mark Rappaport, tratta appunto del suo progetto di film su Pasolini.

Buzzati conduce inoltre il rapporto cinema-letteratura nel contesto più ampio dell’universo dello spettacolo e dell’immagine: dalla pittura al fumetto.

E nell’universo magmatico dello spettacolo nascono anche i due personaggi cui il festival assegna il Premio Anno uno, la coppia di attori comici e scrittori Flavia Mastrella e Antonio Rezza, protagonisti del rapporto tra cinema e teatro, da grandi “comici dell’arte”.

Il festival insiste inoltre sulla rivelazione (come nel citato caso di Anna Gruber) di un ruolo da protagonista dei nostri luoghi nell’ambito della realizzazione cinematografica, Nora Gregor, attrice di natali goriziani, che ha partecipato a due tra i massimi capolavori della storia del cinema, Michael di Carl Theodor Dreyer e La règle du jeu di Jean Renoir, e ha infine seguito il destino degli esuli dalle persecuzioni totalitarie europee approdati in quel Cile che qualche decennio dopo vivrà il rigurgito di una dittatura. L’omaggio a Nora Gregor s’inserisce anche nella collaborazione del festival con l’associazione goriziana Kinoatelje, nel contesto delle manifestazioni per Gorizia/Nova Gorica capitale europea della cultura.

Altra figura locale è il grande fotografo triestino Francesco Penco, di cui si sono ora ritrovati gli inediti film, che si presenteranno a cura di Claudio Ernè e Paolo Venier.

Completeranno il programma due eventi.

Il critico e autore televisivo Enrico Ghezzi ha realizzato un film-summa presentato con emozione alla recente Mostra di Venezia, e il festival “I mille occhi” lo proporrà alla presenza del coautore Alessandro Gagliardo.

L’attrice sarda Maria Frau, ritiratasi negli anni settanta dal cinema ed emigrata negli Stati Uniti, ha rilasciato per la prima volta una testimonianza sul suo percorso di vita e artistico, e Sergio Naitza l’ha inclusa in un film che “I mille occhi” proietteranno in anteprima mondiale, con un collegamento in skype con la novantenne attrice.

In allegato il programma completo.

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