L'Africa non vuole morire

cabral

6 novembre - 11 dicembre 2007
Trieste, Cinema Ariston

L'uomo come noi lo conosciamo è nato in Africa. E dall'Africa, attraverso salti successivi, ha colonizzato il mondo. Negli ultimi 2000 anni l'Africa è stata però tagliata fuori dalla storia, e usata dal mondo come riserva di ricchezza e di energia e come discarica per le sue spazzature. E oggi rappresenta il punto più instabile e più debole dell'equilibrio mondiale, il luogo dove si nasce e si muore di più, il luogo più indebitato e più sfruttato, il luogo più malato e forse anche il luogo meno conosciuto del mondo.
Malgrado tutto questo, o a causa di tutto questo, l'Africa è un grande Paese in grande e veloce movimento. Si è svegliata meno di 100 anni fa: e si è liberata dai suoi padroni, senza peraltro riuscire ancora a diventare padrona di se stessa, ma sta cercando faticosamente di sopravvivere e diventarlo.
Per conoscere l'Africa, per capire i suoi problemi e per intendere fino a che punto questi ci riguardino non basta certo una serie di conferenze, o la lettura di alcuni libri, o un ciclo di film, e neppure tutte queste cose messe assieme. Tuttavia non è irragionevole che queste cose vengano fatte.

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